mercoledì 29 ottobre 2008

L'attualità di Pirandello

Calmi, tranquilli, non scappate...già mi immagino i pensieri: " questa è una che non è potuta diventare critica letteraria/cinematografica/teatrale e adesso nel suo blog ci vuole ammannire le sue analisi, alla larga!"
No no, tranquilli, vi voglio postare le mie impressioni e sapere se sono condivise.
Qualche giorno fa mi è capitato di vedere l'edizione televisiva del lavoro di Pirandello " Il giuoco delle parti", che credo sia del 1917 o giù di lì; la trama in breve: Leone Gala, che si atteggia a filosofo cinico ha lasciato completamente libera sua moglie Silia,donna dal carattere superficiale e capriccioso, e l'ha lasciata al punto di lasciarle la casa e l'amante, Guido Venanzi, salvando però le esigenze della moralità borghese con il riservarsi il diritto di andare a visitare la consorte ufficiale puntualmente per mezz'ora al giorno.

La donna, che odia questa apparente passività, trova un un'occasione per vendicarsi: nel suo stesso palazzo abita una prostituta di alto bordo, una certa Pepita di origine spagnola ed un giorno accade che una compagnia di gaudenti ubriachi scambino la casa di Silia per quella di Pepita e, nonostante le rimostranze della donna, pretendono di avere quello per cui sono venuti.

Silia in un primo momento si risente, offesa dal loro comportamento, ma poi pensa di usarli per il suo progetto. Manda la sua cameriera a chiamare i vicini, per renderli testimoni della grave offesa ricevuta e, nonostante che i signori ubriachi alla fine chiedano scusa, si mostra irremovibile nel pretendere una riparazione per il suo onore macchiato che dovrà esser lavato dal marito con un duello.

Leone riconosce, in apparenza, le buone ragioni apportate da Silia e dal suo amante:a ccetterà di sfidare l'offensore della moglie, il celebre spadaccino ,il marchesino Miglioriti, ma all'ultimo momento afferma che chi si dovrà battere realmente con questi dovrà essere Venanzi, poiché è lui che in realtà è il marito effettivo di sua moglie.

Ognuno dovrà fare la sua parte e quella dell'innocuo Venanzi sarà di essere ucciso nel duello all'ultimo sangue.

Ora, anacronismi come il duello a parte, trovo questa commedia di sconvolgente attualità nel delineare i rapporti tra i soggetti, che si ritrovano sia nel testo che nella prova d'attore che ho visto io , ovvero l'edizione proposta dalla Rai nel 1970 con Romolo Valli, Rossella Falk, e Carlo Giuffrè.
La capricciosa Silia, che non sa bene ciò che vuole ma sicuramente vorrebbe ciò che sa in fondo di non poter ottenere; il marito apparente acqua cheta che iarchitetterà una tremenda vendetta; l'amante preso in mezzo dai due e incapace di affermare le proprie ragioni....io posso dire di aver trovato persone con queste caratteristiche e, anche se le vendette sono state meno spettacolari, anche l'annientamento psichico causato da logiche spietate sviluppate silenziosamente per anni crea sulla vittima effetti devastanti, per tacere della critica spietata sui formalismi borghesi.
Non c'è che dire, questa volta Pirandello mi è proprio piaciuto.

venerdì 24 ottobre 2008

Aggiornamento

Crimini bianchi, unitamente alla serie a Terapia d'urgenza trasmessa su Rai Due è stato definitivamente soppresso.La notizia se volete la trovate su www.tvblog.it, sito interessante che consiglio.


Adesso potrei aprire una bella polemica sui costi sborsati,sulla qualità della recitazione, ecc.ecc.ecc. ma non lo faccio , mi limito a ribadire un concetto che evidentemente per molte orecchie degli addetti ai lavori è ostico, ma vertitiero: contrariamente a quanto si creda, il pubblico non è fesso,e se una storia non funziona, si vede.

Queste storie non funzionavano: se io, da avvocato, sia pure con amici e colleghi mi mettessi a parlare con lo stesso accento adottato nella fiction da Ricky Memphis, mi guarderebbero tutti con gli occhi di fuori.

mercoledì 22 ottobre 2008

Favole?

Questa volta cambio del tutto argomento (anche se sul teatro tornerò, è un argomento più attuale di quanto non appaia a prima vista).
Vado sul terreno televisivo...e politico: voglio parlare di fiction.
Qualcuno vede Crimini Bianchi? Si tratta della fiction sulla malasanità che, clamorosamente snobbata dal pubblico tanto da essere trasferita dalla prima serata di Canale 5 alla seconda serata di Italia Uno, ha scatenato polemiche tra gli attori e la produzione, tanto da costringere Mediaset ad una frettolosa quanto poco convincente giustificazione.: Fedele Confalonieri ha commentato la crisi di ascolti della società che presiede e in particolare quella della fiction italiana. Partendo dal flop di Crimini Bianchi, Confalonieri sostiene che la serie sarebbe andata male perché troppo ansiongena; in un momento di crisi come questo , secondo il manager “la gente ha bisogno di favole”. E come esempio cita Frank Capra e “La vita è meravigliosa”.

Mi ricollego a queste affermazioni perchè secondo me Confalonieri deve aver contribuito alla sceneggiatura della seconda serie di Raccontami,che definire favola è riduttivo...ma dove è finita l'atmosfera, sì patinata ma tutto sommato debitrice della commedia all'italiana degli episodi di due anni fa? Tutto finito, tutto seppellito da eventi improbabili come spy stories alla ciociara con Max Giusti (boh!), case che vengono edificate in una notte nelle borgate...e a Pasolini che in quegli anni nelle borgate ci passava veramente non inventano il ruolo di narratore????????

No, eh...

Viva le favole, ma chissà perchè questo prodotto sta vivendo momenti difficili in termini di ascolti...
Sceneggiatori, sveglia!!!!!!!!!!!!!!!

sabato 18 ottobre 2008

Da dove iniziare? Ah sì...


Beh, parliamo di teatro....

Ok, tanto per sgomberare il campo da equivoci, vi svelo subito un segreto: sono appassionata di cinema e teatro ma nella vita faccio tutt'altro... eppure, qualcosa della mia passione deve essersi diffusa nell'aria di casa, perchè ciò che non ha fatto la sorella ha fatto il fratello minore....ho un fratello attore, giovine attore teatrale in gavetta che al momento è protagonista di uno spettacolo a Roma, eccolo qua.
Se a qualcuno interessa il titolo, dello spettacolo è " Prometo male incatenato" liberamente tratto da Andrè Gide, fino a metà novembre nella capitale.
Tra l'altro io l'ho visto e ho maturato una mia idea, ma in quanto sorella potrei essere tacciata di scarsa obiettività, magari se qualcuno esprime il proprio giudizio mi piacerebbe parlarne.
Detto questo ( marchettone? E allora :p) Vorrei parlare di TEATRO IN TELEVISIONE: mi riferisco alle rassegne tipo palcoscenico su Rai Due, oppure alle raccolte di video proposte periodicamente nelle edicole.
Piacciono, sono utili se non si riesce ad andare spesso a teatro?
Per quanto mi riguarda, ritengo queste trasmissioni soprattutto dei documenti: data l'abbondante visibilità che la televisione concede al teatro, forse dovremmo considerare queste rappresentazioni dei reperti da conservare gelosamente, tanto più quando si tratta di raccolte come quella recentemente avviata sul teatro di Pirandello, che è partita con una registrazione de I sei personaggi in cerca d'autore del 1965.

Benvenuti!

Inauguro questo spazio per parlare di passioni che mi stanno veramente a cuore, ovvero il teatro ed il cinema...l'immagine delle tavole del palcoscenico mi ha sempre emozionato, ed il telone del cinema e gli stati d'animo che induce ( o dovrebbe indurre) non sono proprio allo stesso livello dello schermo televisivo per quanto grande....

Ecco qua!

P.s. comunque sono anche appassionata di televisione ( insomma, un po' onnivora) quindi ci saranno anche post in tema.