...beati siano i soldi per fare teatro in Italia....perfino Lavia in occasione della consegna di premi teatrali al Quirinale ha battuto cassa direttamente a Napolitano, il quale ha risposto: "guagliò, e mica li tengo io i cordoni della borsa!
Che tristezza, ma diciamocelo chiaramente: in Italia l'opionione percepita (attenzione, non ho detto diffusa) è che il teatro sia preda di pochi intellettuali snob che amano farsi le pare invece di dedicarsi alla sana cultura di massa, film (ovviamente non quelli polacchi sottotitolati in tedesco), musica(come sopra), ecc.ecc.ecc. e quindi questo diventa la scusa per affermare che il teatro non fa cassa. Sarà, ma allora perchè gli abbonamenti del teatro della mia città sono numerosi, e il cartellone non comprende proprio delle compagnie amatoriali (verranno Massimo Dapporto e Alessandro Gassman, e l'anno scorso il teatro era pieno per Ugo Pagliai e Paola Gassman)?
E come mai lo spettacolo di Proietti, non proprio economico lo garantisco io, è secondo negli incassi dell'anno per biglietti staccati?
Ok, qui ci sarebbe da fare il discorso su chi piglia e non piglia, e naturalmente la nota dolente risiede nello spazio che non hanno nuovi autori.
Eh....dite la vostra ed io completerò la mia!
TzeTze bella novità!
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Non aggiorno il blog da molto perché non ho più tanto tempo purtroppo. Per
chi dovesse passare ogni tanto e non ne è ancora venuto a conoscenza,
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13 anni fa