domenica 16 novembre 2008

Soldi soldi soldi tanti soldi.....

...beati siano i soldi per fare teatro in Italia....perfino Lavia in occasione della consegna di premi teatrali al Quirinale ha battuto cassa direttamente a Napolitano, il quale ha risposto: "guagliò, e mica li tengo io i cordoni della borsa!
Che tristezza, ma diciamocelo chiaramente: in Italia l'opionione percepita (attenzione, non ho detto diffusa) è che il teatro sia preda di pochi intellettuali snob che amano farsi le pare invece di dedicarsi alla sana cultura di massa, film (ovviamente non quelli polacchi sottotitolati in tedesco), musica(come sopra), ecc.ecc.ecc. e quindi questo diventa la scusa per affermare che il teatro non fa cassa. Sarà, ma allora perchè gli abbonamenti del teatro della mia città sono numerosi, e il cartellone non comprende proprio delle compagnie amatoriali (verranno Massimo Dapporto e Alessandro Gassman, e l'anno scorso il teatro era pieno per Ugo Pagliai e Paola Gassman)?

E come mai lo spettacolo di Proietti, non proprio economico lo garantisco io, è secondo negli incassi dell'anno per biglietti staccati?

Ok, qui ci sarebbe da fare il discorso su chi piglia e non piglia, e naturalmente la nota dolente risiede nello spazio che non hanno nuovi autori.

Eh....dite la vostra ed io completerò la mia!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi pare che in Italia si stia facendo di tutto per ridurre le capacità critiche della gente a forza di reality e "Porta a Porta", poi non è che non si parla di teatro o di altre forme di spettacolo considerate, probabilmente da chi guida questo progetto, e incidentalmente ha il controllo delle televisioni, non si parla proprio di niente. Oggi ho conosciuto una hostess Alitalia che mi ha chiarito un pò le idee sugli scioperi e sulle rivendicazioni del personale, che mi sembravano suicidi nella situazione dell'azienda.
Ho scoperto che non verrà loro proposto un contratto per categoria, ma un contratto nominale, di cui non si conoscono ancora precisamente i contorni e che comunque riduce pesantemente i riposi, le ferie e lo stipendio; e che l'assunzione sarà a chiamata, e chi ha un problema (figli piccoli, genitori a carico, gravidanze, guarda caso sempre i problemi delle donne) non verrà neanche chiamato anche se ha vent'anni di anzianità; che non intendono riconoscere professionalità che si sono specializzate in lunghi anni di preparazione livellando al basso tutti gli stipendi eccetera eccetera.
In televisione si sente parlare soltanto del disagio dei visitatori. Possibile che nessuno si sia chiesto che senso ha scioperare contro una azienda che ancora non è formalmente neanche partita?
E poi, la famosa cordata di imprenditori, tutta gente che in cambio del sacrificio di associarsi in una nuova compagnia italiana, ha avuto in cambio congrui compensi (terreni che diventeranno edificabili dalla sera alla mattina, ritocchi alle tariffe autostradali...).
Io non ce la faccio a guardare Report, non è colpa mia se dopo che la Gabanelli ha dato la "buona notizia" ho solo voglia di uccidere. Ma non è giusto che se non lo guardo non debba essere in grado di comprendere cosa sta succedendo, su Alitalia come sul teatro come su tutto il resto.
Mi scuso se sono uscita fuori tema, ma dovevo proprio dirlo.

gugly ha detto...

no problem, diciamo che in questo post si parla di sensazioni diffuse a confronto con la realtà ;)

Matteo L. ha detto...

A me il teatro piace e spero gli vengano concessi quei fondi necessari per il buon mantenimento

gugly ha detto...

anche io adoro il teatro, e arrivo adesso dall'aver assistito alla ripresa di una commedia musicale di Garinei e Giovannini con giovani interpreti, davvero valevoli e, nel caso del protagonista maschile, credo misconosciuto al grande pubblico.
Per fortuna, ma anche purtroppo, il nome di Garinei e Giovannini da garanzie e finanziamenti, è tutto il resto il problema....